Un’azienda che ha bisogno di liquidità o un imprenditore che vuole avviare un’impresa e la liquidità la cerca, può rivolgersi a un istituto di credito per richiedere un prestito. Tuttavia, esistono casi in cui non si posseggono i requisiti (affidabilità creditizia, disponibilità reddituale) per ottenere il finanziamento. Cosa fare in questi casi? Esiste un altro modo di ottenere un finanziamento?
La risposta è sì, tramite la finanza agevolata.
Per finanza agevolata si intendono tutti gli interventi promossi da un ente pubblico messi a disposizione delle imprese per incentivare gli investimenti e lo sviluppo economico. Tali interventi sono contributi stanziati che solitamente sono a fondo perduto per il 100% del finanziamento, oppure per una sua parte. Ma non solo.
Cosa sono i contributi a fondo perduto
I contributi a fondo perduto sono finanziamenti a cui è possibile accedere senza garanzie e senza la necessità di una valutazione del reddito o di una documentazione relativa all’affidabilità di chi lo richiede. Sono erogati da soggetti pubblici come Unione Europea, Comuni, Regioni, Ministeri o lo Stato Italiano stesso.
La caratteristica fondamentale di questi finanziamenti è che sono a fondo perduto, ovvero non c’è l’obbligo di una restituzione del capitale né degli interessi. A seconda dei casi i contributi a fondo perduto possono essere al 100% (in questo caso non è prevista la restituzione di capitale e interessi per la totalità del finanziamento). Oppure il fondo perduto può non essere al 100%: in questo caso una parte del finanziamento non deve essere restituito, mentre la restante parte deve essere restituita.
Questi contributi vogliono incentivare lo sviluppo economico di aziende già attive o che vogliono nascere: spesso si rivolgono a giovani, donne, liberi professionisti, imprenditori che abitano in particolari zone del Paese (poco sviluppate economicamente) o comunque persone che hanno un’idea imprenditoriale ma non hanno la liquidità per poter realizzare il proprio progetto.
Esistono infatti principalmente due tipi di contributi: i finanziamenti destinati ad avviare nuove aziende e finanziamenti destinate ad aziende già avviate.
Non solo contributi a fondo perduto
Se i contributi a fondo perduto non prevedono un obbligo di restituzione, al 100% o per una parte del finanziamento, le agevolazioni pubbliche possono anche essere sotto forma di:
- Finanziamento agevolato con il quale viene applicato un tasso d’interesse più basso;
- Contributo in conto impianti per l’acquisto di immobilizzazioni materiali e immobilizzazioni immateriali;
- Contributo in conto interessi sul tasso d’interesse passivo;
- Agevolazioni miste che prevedono un mix dei vantaggi suddetti.
Le procedure per accedere ai fondi
Il modo in cui si ottengono i finanziamenti a fondo perduto dipende sia dal singolo bando che dall’ente che eroga il contributo. Anche se l’iter burocratico per accedere ai fondi può essere complesso, in linea generale il percorso da seguire inizia con la consultazione dei bandi, pubblicati sui siti istituzionali degli enti.
Dopo aver scelto il bando più adatto alle proprie esigenze e compatibile con il proprio progetto, è necessario fare domanda, inserendo diversi dati e informazioni e un business plan.
In una fase successiva, l’ente erogatore valuta le domande ricevute ed eroga i finanziamenti nelle modalità specificate nel singolo bando.
A seconda del bando, il finanziamento viene concesso per graduatoria oppure in ordine di presentazione delle domande e fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Per richiedere i fondi, è fondamentale prestare molta attenzione ai termini e condizioni del bando.
Alcuni esempi di contributi a fondo perduto
Esistono diversi bandi erogati da diversi enti pubblici. In questo articolo ne vogliamo riportare alcuni, a titolo esemplificativo e non esaustivo.
- “Resto al Sud”, un finanziamento che copre fino al 100% delle spese destinato a persone in regioni come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e in altre aree d’Italia;
- “Smart&Start Italia”, un finanziamento dedicato alle startup innovative;
- “Beni Strumentali “Nuova Sabatini””, un fondo per facilitare l’accesso al credito delle imprese;
- “ON Oltre Nuove imprese a tasso zero”, un fondo per la creazione di imprese a prevalenza o con totale partecipazione giovanile o femminile;
- “Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano”, un contributo a fondo perduto che sostiene attività riguardanti gastronomia e agroalimentare;
- “Digital Transformation”, un fondo per la trasformazione tecnologica e digitale;
- Fondi “Simest”, finanziamenti dedicati all’inserimento in nuovi mercati, all’e-commerce per vendere prodotti online all’estero, alla partecipazione a fiere ed eventi di carattere internazionale, alla realizzazione di progetti di inserimento temporaneo in imprese di Temporary Management, alle consulenze e alle certificazioni per la promozione di servizi e beni Made in Italy, alla realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica e a migliorare le condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori;
- “ISI Inail 2023”, contributi per incentivare le imprese a realizzare progetti tesi a migliorare le condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori.
Come accedere ai fondi
I contributi a fondo perduto certamente hanno il vantaggio di avere accesso a una liquidità senza necessità di restituire il prestito e di ripagare gli interessi per il 100% del capitale ricevuto o anche solo una parte. D’altro canto però l’iter burocratico però può essere complesso.
Il nostro consiglio è quello di rivolgersi a dei professionisti che sappiano consigliarti al meglio e ti diano tutto il supporto necessario per poter accedere ai finanziamenti.
I consulenti di Creiamo Valore Italia srl, unitamente a quelli di PrestitoSì Finance S.p.A., ti forniranno tutte le informazioni utili per accedere a questi contributi. Clicca qui sotto e fai una richiesta di consulenza.