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TFS: che cos’è, come funziona e quando viene pagato?

Per un lavoratore che sta per andare in pensione o già pensionato, è importante sapere cos’è il TFS e quando si può chiedere in anticipo. In linea generale è utile scoprire preventivamente a quanto ammonta la propria quota di fine servizio, quali sono le modalità di erogazione e le tempistiche.

Che cos’è il TFS?

Il TFS, ossia Trattamento di Fine Servizio, è un’indennità corrisposta alla fine del rapporto di lavoro ai dipendenti pubblici e statali assunti con un contratto a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001. I dipendenti pubblici statali assunti a partire dal 1° gennaio 2001, invece, hanno diritto al TFR esattamente come i lavoratori del settore privato.

Nel Tfs sono compresi tre diverse tipologie di liquidazione che, chi ha prestato servizio presso un ente pubblico, ha diritto ad averne una:

  • Indennità di Buonuscita (IBU): questo tipo di TFS spetta a tutti i dipendenti statali in senso stretto, ovvero dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali, delle scuole o delle Università.
  • Indennità Premio di Servizio (IPS): questa modalità di liquidazione è rivolta ai dipendenti delle Regioni, degli Enti locali e del Servizio Sanitario Nazionale.
  • Indennità di Anzianità (IA): sono destinatari tutti i dipendenti degli Enti Pubblici non economici e delle Camere di Commercio.

Come funziona il TFS e quando avviene la liquidazione?

Per ottenere la propria quota del TFS, il lavoratore non deve presentare alcuna richiesta, in quanto le prestazioni vengono corrisposte d’ufficio. Il trattamento di fine servizio viene così corrisposto:

  • In un’unica soluzione, se il totale lordo è pari o inferiore a 50.000€;
  • In due rate annuali, se l’ammontare complessivo lordo è compreso tra i 50.000€ e i 100.000€;
  • In tre rate annuali, se il totale lordo è superiore a 100.000€. In questo caso la prima e la seconda rata sono pari a 50.000€ e la terza è pari alla quota rimanente.

Le tempistiche di erogazione cambiano a seconda delle cause di cessazione del rapporto di lavoro:

  • In casi di inabilità o decesso il pagamento è previsto entro 105 giorni;
  • in caso di raggiungimento della pensione per limiti di età o anni di servizio, il pagamento è previsto non prima di 12 mesi;
  • Per tutti gli altri casi, come il licenziamento, dimissioni volontarie e destituzione dall’impiego, il pagamento è previsto non prima di 24 mesi.

Quando si può richiedere l’anticipo del TFS?

I tempi per ricevere la liquidazione maturata sono piuttosto lunghi e prevedono un minimo di 12 mesi. Tuttavia è possibile chiedere l’anticipo del Tfs. Si tratta di una forma di finanziamento che serve per ottenere subito in un’unica soluzione la liquidazione prevista. L’importo massimo che può essere anticipato viene determinato in funzione del Tfs netto maturato, come certificato nel prospetto di liquidazione rilasciato dall’ente pensionistico.

Possono fare richiesta i lavoratori dipendenti del settore pubblico e statale che siano già andati in pensione o in prossimità. I pensionati possono utilizzare nell’immediato la somma guadagnata realizzando così progetti o desideri a lungo rimandati.

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About the author

Maria Castelluccio è copywriter e blogger PrestitoSì Finance S.p.A. Inguaribile amante della scrittura tanto da farle intraprendere il percorso di studi in lettere moderne e a conseguirne il titolo. Attualmente si occupa del blog di PrestitoSì Finance e di comunicati stampa.