Prosegue il calo dei tassi d’interesse sui mutui e finanziamenti

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Il 2024 si chiude con un’importante novità per chi è alla ricerca di un mutuo o un finanziamento: i tassi d’interesse continuano a calare, trainati dal progressivo aggiustamento dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE). Lo conferma l’ultimo rapporto mensile dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), che evidenzia un trend positivo per famiglie e imprese.

La Banca Centrale Europea ha infatti nuovamente ridotto i tassi d’interesse di 25 punti base lo scorso 12 dicembre, segnando il quarto taglio dell’anno dopo quelli di giugno, settembre e ottobre. Questa ultima riduzione, probabilmente l’ultima del 2024, precede il prossimo vertice della BCE previsto per il 30 gennaio.

Per chi ha un mutuo a tasso variabile o intende richiedere un prestito bancario, si prospettano settimane interessanti: i costi dovrebbero diminuire. Con questo taglio, il tasso sui depositi scenderà al 3%, il tasso di rifinanziamento principale si attesterà al 3,15%, mentre quello di rifinanziamento marginale calerà al 3,40%.

“L’attuale posizione di politica monetaria è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare il nostro scenario di base, la direzione è chiara e prevediamo di ridurre ulteriormente i tassi di interesse” ha dichiarato questa mattina la presidente della BCE Christine Lagarde.

I tassi di riferimento: Euribor e IRS in discesa

Nei primi 12 giorni di dicembre, il tasso Euribor a 3 mesi, uno dei parametri principali per i mutui a tasso variabile, è sceso al 2,88%. Si tratta di un calo di 13 punti base rispetto a novembre (3,01%) e di ben 112 punti base rispetto al picco di ottobre 2023.

Anche l’IRS a 10 anni, utilizzato per i mutui a tasso fisso, ha registrato una riduzione significativa. La media di dicembre si attesta al 2,15%, con un calo di 18 punti base rispetto a novembre (2,33%) e una diminuzione di 138 punti base rispetto al massimo toccato nell’ottobre 2023.

L’andamento positivo coinvolge anche altri strumenti finanziari: il tasso dei BOT a 6 mesi si è ridotto al 2,69% (-10 punti base rispetto a novembre), mentre il tasso dei BTP a 10 anni è sceso al 3,23%, segnando un calo di 33 punti base rispetto al mese precedente e di ben 176 punti base rispetto a ottobre 2023.

Effetti sui mutui e i prestiti bancari

Il calo dei tassi di riferimento si riflette anche sui mutui e sui prestiti bancari. A novembre, il tasso medio sui nuovi mutui casa si è ridotto al 3,23%, in leggera flessione rispetto al 3,27% di ottobre e in netto calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023. Questo andamento rende più accessibili le operazioni di acquisto e ristrutturazione immobiliare, favorendo il mercato immobiliare.

Parallelamente, anche il tasso medio sui finanziamenti alle imprese è diminuito, scendendo al 4,47% rispetto al 4,73% di ottobre e al 5,45% di dicembre 2023. Si osserva inoltre un miglioramento generale nel tasso medio totale sui prestiti bancari, che passa dal 4,62% di ottobre al 4,55% di novembre 2024.

Un margine più competitivo

Lo spread sui nuovi finanziamenti (la differenza tra i tassi applicati ai prestiti e quelli della raccolta bancaria) è risultato a novembre pari a 204 punti base, segnalando un mercato più favorevole per famiglie e imprese.

Una buona notizia per il mercato del credito

Il progressivo calo dei tassi d’interesse rappresenta una boccata d’ossigeno per chi sta pianificando investimenti o acquisti importanti. Le banche stanno adeguando rapidamente le proprie condizioni, favorendo un clima più competitivo che potrebbe tradursi in ulteriori benefici per i consumatori nel corso del 2025.

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